domenica 31 dicembre 2017

Budino di miglio guarnito con caramello e composta di mirtilli



Oggi è l'ultimo giorno dell'anno e per festeggiare insieme a voi il nuovo che sta per iniziare, vorrei proporvi una dolcissima ricetta priva di zucchero, che ho ricevuto dalla chef Pina Siotto durante il corso sulla pasticceria naturale.
Mi hanno stupito molto i budini cremosi a base di miglio, famosi nella cucina macrobiotica.
Pina ci ha insegnato un metodo davvero interessante per ricordarci le proprietà dei cereali:associarli ad un continente, il miglio è associato all'Africa ed ha come caratteristica la forza, la vitalità e l'allegria (speriamo che sia così anche il nuovo anno!!!).
Un cereale ricco di vitamina A, proteine, grassi, ferro... La sua funzione è ricostituente e rivitalizzante.
Insomma non è solo squisito e bello, ma ci fa anche bene.

Ingredienti

Per i budini

  • 200 g di miglio 
  • 1 Lt di acqua 
  • dolcificante (sciroppo di riso, sciroppo di acero, zucchero canna...)
  • 2 cucchiai colmi di tahin chiaro o pasta di mandorle 

Per la decorazione

  • datteri
  • olio di cocco 
  • marmellata di mirtilli (quelle che ho preparato quest'estate!)
Procedimento:

Cuocere il miglio con il metodo ad assorbimento: metterlo in una pentola con l'acqua e farlo andare a fiamma media coperto, aspettare il bollore, abbassare la fiamma al minimo e continuare la cottura per un totale di 30 minuti circa.
Frullare il miglio e dolcificare a piacere, aggiungere gli aromi, se necessario modificare la consistenza o si desidera regolare la cremosità versare eventualmente acqua.
Frullare molto bene quando il miglio è ancora caldo, inumidire degli stampini a piacere e versare il composto.
Scodellare dopo aver fatto riposare e raffreddare il tutto.
Come decorazione ho usato un caramello fatto con datteri reidratati, frullati a cui ho aggiunto un cucchiaino di olio di cocco.
Buon anno!!!





Vi lascio alcune immagini dei dolci che io e le mie compagne abbiamo creato durante il corso sotto la guida e con l'aiuto dello chef Pina Siotto, tutte le ricette sono naturalmente dolci e prive di zucchero, sane, infatti l'uso dei grassi idrogenati è bandito dalla pasticceria naturale e macrobiotica che propone Pina.
Insomma buonissimi 😋




mercoledì 27 dicembre 2017

Ravioli gnudi spinaci e barbabietola aromatizzati alla salvia








Buone feste!
Il piatto della vigilia proviene dalla tradizione, ha un'origine lontana, la ricetta è di Pellegrino Artusi.
Arrivata sulla mia tavola attraverso la chef Pina Siotto che ha reso vegan gli gnudi.
Durante il corso che sto frequentando, condotto da lei, mi ha affascinata questa preparazione presente nella lezione sulle proteine di origine vegetale.
La semplicità, i colori e la giocosità tutta nel nostro piatto.
Pina ci ha dato le indicazioni base poi ha inventato insieme a noi originali abbinamenti tra sapore (spezie, aromi, verdure) e colori (verdure).
La base è il tofu, nessuna rigidità dunque, spazio alla fantasia.

Ingredienti palline rosse:
- 250 g tofu
-mezza rapa di dimensioni medie
-sale
-spezie/aromi a piacere
-2 cucchiai di farina tipo 2 (dipende da quanto sono umide le rape, si deve regolare facendo delle prove di cottura)

Procedimento
Grattugiare finemente la rapa, aggiungere il tofu passato nel mixer.
Incorporare farina e aromi
Creare le palline delle stesse dimensioni e infarinare
Tuffare le palline nell'acqua bollente salata
Con l'aiuto di una ramina scolare, per condire si può utilizzare olio evo e salvia oppure un sugo leggero al pomodoro.

Ingredienti palline verdi:
-250 tofu
-un mazzo di spinaci
-farina tipo 2
-sale

Procedimento

Pulire gli spinaci.
Sbollentare nell'acqua gli spinaci, strizzare benissimo e tritare finemente.
Aggiungere il tofu passato nel mixer.
Incorporare farina e aromi.
Creare le palline delle stesse dimensioni e infarinare
Tuffare le palline nell'acqua bollente salata.
Con l'aiuto di una ramina scolare, per condire si può utilizzare olio evo e salvia oppure un sugo leggero al pomodoro.
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Ringrazio ancora Pina perchè ha corretto alcune inesattezze.
Vi consiglio di visitare il suo sito, sono stata molto fortunata ad incontrarla e seguire i corsi che tiene,
infatti  è docente di cucina naturale e conosce tanti meravigliosi aspetti che riguardano il cibo; fatti scientifici, mitologici e realtà storiche si fondono nella sua cucina che comunque non è solo questo... arriva nel profondo, mentre ti sorride e ti invita ad assaggiare qualcosa di sorprendentemente buono che ti farà anche bene si legge nei suoi occhi un vero desiderio di nutrirti e di diffondere con entusiasmo e vitalità la passione  per il cibo.
Nel suo libro Vegetaliana, note di cucina italiana vegetale: La cucina vegetariana e vegana (Damster - Quaderni del Loggione, cultura enogastronomica) si possono leggere delle ricette davvero uniche, antiche ma vegane, ed è come se l'autrice ci raccontasse una favola per farci mangiare, come facevano con me quando ero bambina...
Pina riesce attraverso semplici frasi a creare immagini, potrebbe essere una regista del cibo.
Vi lascio il link del sito per approfondire la sua conoscenza https://vegetaliana.it/